Sono una guida turistica tarantina con una passione incontenibile per la civiltà greca. Il Museo Archeologico di Taranto è la mia seconda casa e trascorro le giornate scortando i forestieri fra le meraviglie di questa città.

Da una persona che scrive di Taranto, delle sue origini e delle sue bellezze, vi aspettereste una descrizione del genere, vero? Vi aspettereste, come minimo, che sia informata, che parli con cognizione di causa e che abbia un bagaglio culturale tale da permetterle di far traboccare della sua sapienza le pagine di questo sito.

Beh, devo deludervi. La verità è che non sono un’accompagnatrice turistica. Al Museo sono andata diverse volte, specie in previsione della creazione di Taranto Magna, ma certamente non trascorro le mie giornate fra ceramiche ed anfore greche.

A dirla tutta, i miei studi universitari hanno riguardato campi completamente diversi da quello dei Beni Culturali, ma, a mia difesa, si sappia che a scuola me la cavavo discretamente in Storia dell’Arte.

Tanto vale mettere tutte le carte in tavola. Voglio essere davvero sincera con voi perché il presupposto di ogni relazione duratura è l’onestà. Occhio che questa è la più grave di tutte: non sono nemmeno tarantina.

Sono nata a Lecce 22 anni fa (e va bene, onestà sia: 28 anni fa) ma la mia vita si svolge a Taranto da che ne ho memoria. La mia famiglia si è trasferita in zona quando ero molto molto piccola.

Aspettate, state già andando via? Lo so cosa state pensando: perché mai dovrei leggere un blog su Taranto se a scriverlo è una perfetta sconosciuta, per giunta nemmeno “tarantina doc”? Avete ragione.

Gli scettici si considerino perdonati e liberi di non proseguire la lettura di queste pagine. Ma a coloro che vogliano darmi un pizzico di fiducia, io dico che cercherò in tutti i modi di non deluderli. E nel frattempo, grazie.

Perché Taranto Magna?

“Ma perché dare vita a Taranto Magna? Non potevi trovarti un altro hobby?”, borbottano gli scettici.

Vi rispondo subito. Il progetto di Taranto Magna nasce da un desiderio di riscatto. Non devo certo parlarvi delle vicende accadute in tempi recenti, che hanno visto e ancora vedono la città protagonista delle cronache nazionali a causa della “questione Ilva” e della difficile convivenza fra ambiente e lavoro. Ne saprete sicuramente più di me.

Beh, io ne ho fin troppo piene le tasche. Ho deciso perciò di raccontare un’altra Taranto, quella dal passato affascinante, dal mare cristallino, dagli squarci mozzafiato, dalle tavole imbandite e dalla gente cordiale.

Non affronterò tutto questo dall’alto di un sapere acquisito. Come vi ho già anticipato, non ho le carte in regola per definirmi un’esperta. Sia messa agli atti la mia confessione.

Voglio però conoscere meglio questa città e documentare con un post ogni nuova informazione conquistata attraverso le mie letture o i racconti di gente più saggia. Ogni post rappresenterà la tappa di questo percorso di ricostruzione, in qui si celebrerà Taranto come capitale della Magna Grecia, con le sue bellezze da scoprire, e come città dalle mille prelibatezze, in cui “se magna bene” (come dicono a Roma).

Adesso che le cose sono chiare, non mi resta che augurarvi una buona lettura.

Solo un’ultima cosa: visto che sono stata sincera con voi, mi aspetto che ricambiate con la stessa moneta. Se notaste scorrettezze, imprecisioni, balle cosmiche e altra roba che non sta né in cielo né in terra, segnalate senza scrupoli.

Ogni vostro contributo, anche in termini di suggerimenti su argomenti da trattare in futuro, sarà accolto di buon grado dalla sottoscritta. Perciò, partecipate e commentate!

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