Per il primo maggio a Taranto non prendete impegni. Tranquilli, non sto per invitarvi ad un appuntamento galante. La ragione per cui ficco il naso nelle vostre agende, pronta a depennare impietosamente gite fuori porta, riposini pomeridiani e pulizie di primavera, è che sta per svolgersi a Taranto un evento memorabile, di quelli che si raccontano ai nipotini. Non potete davvero mancare.
Hashtag ufficiale: #unomaggiotaranto
Sto parlando del concerto del 1° maggio, il più grande evento musicale di Taranto che chiama a raccolta tutti i cittadini. Da qualche anno a questa parte, la città dei due mari è infatti diventata teatro del concerto che un tempo era prerogativa di Roma e di Piazza San Giovanni. Dal 2013, per la precisione.
Ma perché proprio Taranto? Cosa rende questa città il luogo eletto per un concerto di questo tipo? Ve lo racconto in musica in cinque brevissimi punti, traendo spunto da ritornelli e strofe di canzoni molto conosciute. Che gli autori mi perdonino.
Il concerto di Taranto sarà in diretta televisiva sul canale 85 e in diretta radiofonica su Rai Radio1
1. Il più grande spettacolo dopo il big bang siamo noi
Il concerto di Taranto ha riscosso sin dal primo anno un grandissimo successo, con un numero di partecipanti da capogiro – nel 2014, fino a 100.000 persone! –, in barba a quelli che non hanno creduto nella sua riuscita o che hanno tentato di ridimensionarne la portata paragonandolo ad una “sagra di paese” (cit.).
E invece la sagra di paese è stata poco sagra e molto paese, tanto da suscitare l’interesse di esponenti di spicco del panorama musicale italiano. Volete qualche nome?
I nomi del 1° maggio 2016: Litfiba, Afterhours, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Ghemon, Subsonica,Ministri, Levante, LNRipley, Beatrice Antolini, Luminal, Teatro degli Orrori, Andrea Rivera, Renzo Rubino, Selton, Giovanni Truppi.
Importante precisazione: tutti gli artisti che aderiscono all’evento tarantino lo fanno in modo disinteressato, perché hanno a cuore le sorti della città e condividono le idee che ne sono alla base.
2. Io lavoro e penso a te
Oltre agli aspetti ludici, non bisogna dimenticare che sono i lavoratori i protagonisti del 1° maggio. Le origini della festa risalgono all’Ottocento, quando si scelse questo giorno per ricordare le lotte operaie in nome dei diritti dei lavoratori, primo fra tutti quello all’orario limitato alle 8 ore al giorno.
Il concerto di Taranto, al pari di quello di Roma, nasce come forma di denuncia, autentica e schietta, delle ingiustizie patite dai lavoratori e dalla città nel complesso.
Non un semplice festival, quindi, fatto di note e virtuosismi, ma uno spettacolo che gioca con la musica in modo intelligente, per emozionare e far riflettere.
A differenza di quello in Piazza San Giovanni, più istituzionale, l’evento tarantino ha origine da uno spontaneo movimento “dal basso”. Il concerto di Taranto è infatti interamente autofinanziato, fortemente voluto dal “Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e pensanti”, esempio encomiabile di cittadinanza attiva ed impegno civico.
3. Tu che sei nata dove c’è sempre il sole
Non giriamoci intorno, che il concerto si tenga a Taranto è una gran fortuna. Avreste preferito la nebbia della Padania?
Non vorrei parlare troppo presto ma, tendenzialmente e con i dovuti scongiuri, il primo maggio a Taranto regala piacevoli giornate di sole e temperature miti.
Anche nel 2014, quando si è temuto il peggio a causa di una pioggia antipatica e inopportuna, tutto è filato liscio: il sole ha deciso di palesarsi proprio pochi istanti prima dell’inizio del concerto.
Unico inconveniente è stato il fango, molto fango, ma niente che abbia impedito ai presenti di partecipare numerosi e godersi la serata al 100%. Tuttavia, l’episodio serva a tutti da monito: per il concerto di quest’anno, niente ballerine o scarpe di tela. Ché non si sa mai.
4. Dato che ci sei, fammi fare un giro dove non son stato mai
Molti sono i partecipanti al concerto che vengono da fuori, che partono la mattina prestissimo per guadagnarsi un posto non troppo lontano dal palco. Per i “forestieri” il concerto è l’occasione per visitare Taranto, conoscerla meglio, vedere con i propri occhi il mare che ne bagna le sponde e il sole che ne sfiora i tetti.
Fare una passeggiata prima del concerto, magari alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti, può essere, per chi viene da fuori, l’occasione per farsi un’idea dell’ “angolo di mondo” che lo ospita.
Già da qualche giorno, alberghi e B&B registrano il tutto esaurito. Abbiamo così dimostrato che idee, coraggio e voglia di fare sono la risposta a chi si chiede come sia possibile una Taranto diversa, che non sia ricordata solo per i suoi problemi ambientali.
5. Cercavi giustizia ma trovasti la legge
Perché Taranto e non Bari, o Perugia o Milano? Intendiamoci, ognuna di queste città avrebbe probabilmente buoni motivi per organizzare un suo concerto del primo maggio.
Eppure, non per campanilismo, è Taranto l’unica città che possa competere con Roma per un concerto di questa natura, se è vero che il concerto del primo maggio nasce per dare voce alle minoranze e denunciare le contraddizioni del nostro presente.
Sul palco di Taranto non ci sarà spazio solo per la musica. Si parlerà della questione ambientale passata mediaticamente sotto silenzio, di verità scomode, dei diritti negati alla cittadinanza tarantina, che non ha trovato nello Stato un conforto ai suoi mali.
Tutti al Parco Archeologico delle Mura Greche, quindi. La mattina alle ore 9:00 non ci sarà il consueto dibattito. Il Comitato fa infatti sapere che “Quest’anno stiamo preparando qualcosa di bello per la città”. Resta invece fissato per le 14:00 l’inizio del concerto. Per non dimenticare, per cambiare.
Breve nota sul Concerto 1 maggio Taranto
Se qualcuno dei cantanti di cui ho citato i versi dovesse in futuro prender parte al Concerto del primo maggio a Taranto, riterrò questo articolo innegabilmente di buon auspicio. Parlo solo di quelli ancora viventi, si intende…per i miracoli mi sto attrezzando.
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Foto nel testo di Bari.Repubblica.it
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